L'ospitalità della scrittura.

Senza imprevisti non può esserci una storia anche per raccontare un corso di scrittura. 11 partecipanti presenti in aula, 2 collegati da remoto: la prima lezione del corso L’ospitalità della scrittura è ibrida, ma i problemi di collegamento sono risolti in un batter d’occhio dallo staff di BFA Impresa. Così, siamo partiti con 10 minuti di ritardo, ma poi abbiamo corso come Usain Bolt. La sua corsa alle Olimpiadi di Pechino del 16 agosto 2008 l’abbiamo studiata tutta durante la lezione. Quel giorno stabilì il record dei 100 metri in 9.69 e noi abbiamo analizzato i numeri di quella prestazione: velocità, progressione, cambi di ritmo, accelerazioni, rallentamenti. Ci è servito poi a capire come mettere ritmo e velocità nella scrittura: senza non può essere ospitale una pagina scritta.

Dopo una corsa del genere avevamo bisogno di fermarci con 1 pausa caffè. Al bar, non alla macchinetta: un lusso da sottolineare per una mattina di formazione organizzata a Bassano del Grappa da BFA Impresa. Ristretto, corto, lungo: le misure dell’espresso italiano le abbiamo studiate a fondo nella tazzina per capire quale misura dare alle frasi di una scrittura ospitale. Ma per il 50% la scrittura funziona per quello che ci metti dentro. Così, 3 vocabolari sono stati distribuiti ai partecipanti del corso: il Vocabolario base della lingua italiana del 1980, il Vocabolario base della lingua italiana aggiornato al 2016, il Vocabolario delle parole morte della lingua italiana. E insieme abbiamo analizzato le 7000 parole del primo, le 7300 parole del secondo e le 2000 parole del terzo.

Perché la velocità è la forma atletica della scrittura che metti tra la prima e l’ultima riga di un testo, ma non tutte le parole possono partecipare alla gara. L’analisi che abbiamo fatto dei vocabolari ha chiarito quali sono quelle da scartare e quelle da mettere sulla pagina perché la scrittura faccia la sua corsa. Poi, è il ritmo delle parole a variare l’andatura tra frasi brevi e frasi un po’ più lunghe, tra accelerazioni e rallentamenti per dare velocità e cambi di ritmo alla pagina. C’è un traguardo da raggiungere: l’apertura nella lezione 2 del Laboratorio di Editing del corso per analizzare i testi scritti dai 13 partecipanti.