C’è la passione di fare tubi per il trasporto del latte. C’è l’esperienza di testare la loro resistenza al fuoco per le piattaforme petrolifere. C’è la competenza di assicurare che un treno possa frenare a meno 50 gradi centigradi. C’è la pazienza di accompagnare il Cognac nel suo viaggio verso il bicchiere.
Nei tubi di gomma IVG scorre questo. E molto di più. Scorre l’amore prioritario per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Quello ambizioso di superare i limiti imposti dalla natura. Quello infinito per la madre misura unita alla figlia precisione. L’amore protettivo per le cose buone che l’uomo riesce a creare.
E in tutto questo scorrere i tubi di gomma IVG si raccontano. Raccontano della tecnica del mandrino rigido per raggiungere lunghezze continue fino a 120 metri. Raccontano di lunghezze che collegano IVG ai paesi di tutto il mondo: Francia, Inghilterra, Usa, Germania, Singapore, Repubblica Ceca.
E poi raccontano la lunghezza che sta a loro più a cuore: la storia di un’azienda lunga più di 50 anni. Un tempo trascorso a collegare punti e a trasportare fluidi, in ogni settore: siderurgico, navale, alimentare, chimico, petrolifero, elettromeccanico.
Una storia che è scorsa. Una storia che continua tubo dopo tubo, raccordo dopo raccordo. Continua a scorrere verso la sua prossima partenza. E solo da qui poteva iniziare a scorrere Anatomia della scrittura, il corso di scrittura che porto nelle aziende. 10 lezioni, 10 tubi. 10 settimane, 10 raccordi. E tra un tubo e l’altro è scorso il mio racconto sulla scrittura per Elisa, Luisa, Nicole, Chiara: l’ufficio marketing di IVG Colbachini SpA. 30 ore di corso dove c’è quello che non si dice sulla scrittura delle aziende. In tutti i sensi.
C’è la vista come primo punto per guardare come la scrittura trasporta l’immagine con le parole. C’è la consistenza di raccontare come stanno i fatti di un’azienda per toccare con mano la sua realtà. C’è il sapore delle parole che forma il gusto dell’autore quando deve sceglierle. C’è la freschezza che si respira tra una frase e l’altra come stanze arieggiate per ospitare il lettore. E c’è il suono per accompagnarlo nel suo scorrere fino in fondo verso il punto finale.
Nel corso Anatomia della scrittura scorre questo. E molto di più. Scorre l’aggettivo informato sui fatti del sostantivo. Scorre la congiunzione che concilia la scrittura con la lettura. Scorre la sostanza dei sostantivi battezzata con un nome proprio. Scorre l’azione dei verbi in sella a un moto rettilineo multiforme.
E in tutto questo scorrere la lingua scorre con la vitalità del ritmo. Così lo stato interessante della scrittura prosegue nello stato interessante della lettura. Perché nella pagina scritta con la lingua la nascita continua. Nasce un ponte con il punto perché tutto scorra di frase in frase. Nasce una porta di ingresso con i due punti perché tutto scorra tra una stanza e l’altra della frase. Nasce una passerella con una congiunzione perché tutto scorra proposizione dopo proposizione.
E in tutto questo scorrere sulla pagina il lettore corre, frena, galoppa, inchioda, accelera, rallenta, sfreccia, decelera. Ma non si ferma, mai. Perché il cuore nella vita ci tiene con i piedi sulla Terra e a volte ci porta con la testa tra le nuvole. Ma è la lingua nella scrittura che ci tiene con le parole sulla pagina e ci porta con il ritmo dal lettore. Come un antico inizio le parole scritte con la lingua scorrono già dalla partenza: breve, veloce, intelligente. E come un testimone oculare della storia di tutte le storie rivela l’origine della lingua dalle parole scritte di un testamento antico.
In principio la lingua creò il testo e la sua partenza. La partenza era lenta e lunga e i suoi punti oscuri si riflettevano su tutto il testo, mentre la civiltà della lingua sorvegliava sulla rottura delle acque. La lingua disse: «Sia chiara!». E chiara fu. Così, nacque la scrittura. La lingua vide che la chiarezza era cosa buona e separò la scrittura dall’oscuro dei linguaggi. Chiamò la Madre lingua, Matrigno tutto il resto.
Andrea Ingrosso
Copywriter – Autore di scrittura per le aziende.
© 2022 Mamy
Numero lezioni.
10.
Durata lezioni.
100 minuti.
Frequenza lezioni.
1 ogni 8 giorni.
Luogo lezioni A.
Nella tua azienda.
Luogo lezioni B.
In Zoom o Meet.
Numero partecipanti.
Da 1 a 7.
Materiale lezioni.
Vocabolario delle parole vive.
Materiale lezioni.
Vocabolario delle parole morte.
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